Modena, città d’arte, racchiude nel suo cuore antico di capitale del Ducato Estense gioielli architettonici apprezzati in tutto il mondo.
Il Duomo (dell’architetto Lanfranco con sculture di Wiligelmo, sec. XI-XIV), capolavoro dello stile romanico italiano, la Ghirlandina (torre campanaria – XII-XV sec.), vero simbolo di Modena, e la bellissima Piazza Grande, giunta sino ai nostri giorni praticamente intatta.
Chiude la Piazza il complesso di edifici civili, che si sono succeduti nei secoli, uniti fra loro fino a formare un unico grande edificio, il Palazzo Comunale con la Torre civica del 1600.
È consigliabile la visita guidata all’Acetaia Comunale, situata nel sottotetto del Palazzo Comunale. Il biglietto d’ingresso (€ 2) si acquista presso l’Ufficio IAT sotto il portico. Il lungo processo di preparazione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP è ampiamente spiegato dagli incaricati del Consorzio che ne cura la specifica produzione.
Davanti all’entrata del Palazzo, la Preda Ringadora (“pietra dell’arringa” in dialetto modenese), un massiccio blocco in pietra rossa di forma rettangolare lungo circa 3 metri che, durante il Medioevo, era utilizzato come palco per i banditori e per gli oratori. Era utilizzata anche come ‘pietra del disonore’ su cui venivano esposti e puniti i debitori insolventi.
Al Medioevo risale anche la statua della Bonissima, eretta nel 1268 in Piazza Grande e successivamente posta sopra il portico del Palazzo Comunale, all’angolo con via Castellaro. Probabilmente la figura femminile (che forse reggeva nella mano una bilancia, oggi perduta) è il simbolo della ‘Buona stima’ (in dialetto bonésma), vale a dire della precisione in fatto di misure e compravendite: ai piedi della statua erano infatti incise le antiche misure mercantili modenesi, documentate, a partire dal 1547, sull’abside del Duomo.
In Piazza Roma, il seicentesco Palazzo Ducale, oggi sede della prestigiosa Accademia Militare, che ospitò la corte Estense, trasferitasi a Modena da Ferrara nel 1598, fino all’Unità d’Italia.
Nella piazzetta accanto al Palazzo è posto il Monumento alla Libertà, dedicata ai patrioti del Risorgimento.
Per spezzare la giornata si consiglia una sosta per assaggiare le famose tigelle di Modena, pane caratteristico della zona, che si possono degustare con varie farciture.

Tigelle modenesi
A 10 km. a nord di Modena, l’Abbazia di Nonantola, costruita nell’XI secolo sui resti di una chiesa precedente attribuibile all’VIII secolo, costituisce, insieme al Duomo di Modena, uno dei più significativi esempi di arte romanica in Europa. La cripta, che presenta 64 colonne con capitelli di stili diversi, è una delle più vaste delle chiese romaniche europee.
A 8 km. a sud di Modena, è visitabile la Casa Museo Luciano Pavarotti, la residenza in cui il Maestro ha vissuto gli ultimi anni della sua vita. Si potranno ammirare gli abiti di scena più famosi, le foto e i video che hanno scandito la sua parabola artistica, i cimeli di una carriera lunga più di quarant’anni nei teatri d’opera di tutto il mondo.
Per gli amanti dei motori, a 16 chilometri a sud di Modena, a Maranello, accanto allo storico stabilimento della Ferrari si può visitare il Museo Ferrari di Maranello. Il Museo raccoglie al suo interno le auto e le immagini che hanno scritto la storia della Scuderia del Cavallino Rampante in tutto il mondo.
Il nuovo Museo Enzo Ferrari si trova invece vicino al centro storico. Nell’avveniristico padiglione di oltre 2500 metri quadrati, insieme alle tante automobili esposte, si assiste ad uno spettacolo che racconta, attraverso un filmato coinvolgente, la magica storia dei 90 anni di vita di Enzo Ferrari
Gli itinerari di Barbara
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L’aceto balsamico tradizionale di Modena D.O.P.
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