L’itinerario inizia da piazza Malpighi e termina in piazza Maggiore.
Piazza Malpighi
Al centro di Piazza Malpighi, su una colonna ionica, troneggia la statua in bronzo della Madonna, disegnata da Guido Reni.

Nel giardino della Basilica di San Francesco ci sono le arche dei glossatori (XIII secolo), contenenti i resti di alcuni fra i più importanti maestri di Diritto Romano dell’Università di Bologna: Accursio, Odofredo e Rolandino de’ Romanzi.


Erano chiamati glossatori perché commentavano, a margine, i testi di diritto per renderli più chiari. Altre due arche si trovano in piazza San Domenico.
In posizione rialzata rispetto alla piazza svetta il grande platano della Cavallerizza. Il giardino in cui si trova, che oggi accoglie i tavoli all’aperto del Ristorante Bartolini, fu realizzato nel 1600 dalla famiglia Rusconi, su uno spiazzo denominato “la Cavallerizza”, perché utilizzato come maneggio e per vari eventi.

Il torresotto di Porta Nova è una delle 4 porte della seconda cerchia di mura, costruite intorno all’anno mille. Sono ancora visibili i due cardini di selenite che sorreggevano i battenti del portone di legno, che veniva chiuso ogni sera.


Basilica di San Francesco
La Basilica di San Francesco fu compiuta nel 1263 e, ad oggi, non conosciamo chi fu l’architetto di questo splendore. La struttura si ispira al gotico francese unito allo stile romanico.


La Basilica fu edificata in onore del santo, su un terreno donato dal Comune di Bologna ai Frati Minori, ed è testimonianza dell’influenza francescana diffusa in città subito dopo la morte di San Francesco.
All’interno della Basilica si può scorgere la celebre tomba di papa Alessandro V e la magnifica pala marmorea dell’altare maggiore, scolpita dai veneziani Pierpaolo e Jacobello dalle Masegne nel 1393.


Altra particolarità della Basilica di San Francesco è quella di avere due campanili, uno eretto insieme alla basilica a metà del 1200 e uno eretto alla fine del 1300, su progetto di Antonio di Vincenzo.
Splendido è il chiostro dell’attiguo convento.
Via del Pratello
Nel 1445 fu scenario del grave fatto di sangue in cui cadde vittima Annibale Bentivoglio, al tempo Signore di Bologna (v. all’interno del nostro articolo il paragrafo La “tredicesima” porta (murata)).
Nel Novecento la zona era un quartiere popolare degradato, abitato e frequentato da criminali e prostitute.
Nella seconda metà del secolo, al Pratello cominciò invece a delinearsi una certa vocazione artigianale che lo contraddistinse fino alla prima metà degli anni novanta.
Oggi via del Pratello è una strada quasi completamente pedonalizzata, piena di osterie, birrerie e locali dove mangiare e bere qualcosa, frequentata soprattutto da giovani e studenti universitari.



Passeggiando di mattina, potrete apprezzare numerose opere di artisti di strada sulle serrande dei locali abbassate e sui portoni delle abitazioni.



Imbocchiamo via Ugo Bassi…
Mercato delle Erbe
Il Mercato delle Erbe fu progettato nel 1910 da Arturo Carpi e Luigi Mellucci. All’interno dell’edificio presero posto le “treccole”, tipiche bancarelle di generi alimentari, spostate in via definitiva da piazza Maggiore.
Fu riaperto nel 1949, dopo la ricostruzione dell’intera area a seguito dei pesanti bombardamenti durante la seconda guerra mondiale.



Dopo la ristrutturazione del 2014, alle tradizionali bancarelle e negozi alimentari si sono affiancati ristoranti ed enoteche. Anche nella piazzetta di via Belvedere, sul retro del Mercato, potrete trovare locali dove fare uno spuntino o prendere un aperitivo.
Statua di Ugo Bassi
Ugo Bassi, sacerdote barnabita e patriota, pur nella sua visione saldamente cristiana, era amato e conosciuto per le sue idee liberali che animarono Bologna durante i moti di liberazione dagli Austriaci. Era legato da profonda amicizia agli uomini della Giovine Italia e della massoneria, tra i quali Giuseppe Garibaldi.

Alla base della statua, gli emblemi della massoneria: un compasso e una squadra sovrapposti, che esprimono l’equilibrio tra le forze spirituali e quelle materiali.
La mano tesa della statua indica la direzione per andare a Roma.
Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale
Con una piccola deviazione in via Nazario Sauro, potete raggiungere la Biblioteca d’Arte e di Storia, situata nella ex chiesa di San Giorgio in Poggiale, che ospita il patrimonio librario d’arte e di storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, costituito da libri antichi, libri moderni (dal 1831 ad oggi), manoscritti, incunaboli, bandi, editti, notificazioni, opere relative alla musica. Ai volumi si affiancano un’importante emeroteca e un archivio fotografico. La Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale fa parte del percorso culturale, artistico e museale di Genus Bononiae. Musei nella Città.

Fontana vecchia
Addossata al Palazzo Comunale si trova la Fontana Vecchia di Bologna.

Fu commissionata all’architetto e pittore siciliano Tommaso Laureti che la realizzò, in forme classiche, nel 1565. L’anno seguente Laureti progettò la fontana del Nettuno.
Sul lato opposto, sotto il portico, un bellissimo orologio in stile Liberty, realizzata dall’antica Officina Mingazzi.

Potrete ora proseguire l’itinerario alla scoperta di piazza Maggiore e del Quadrilatero.
Gli itinerari di Barbara
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