Campagna bolognese – Itinerario n. 2


Villa Zarri, Castel Maggiore

Fu costruita nel XVI secolo e completamente ristrutturata nel ‘700 dalla nobile famiglia bolognese Angelelli. È circondata da un magnifico parco.

Alla villa si accede in occasione di eventi: matrimoni, meeting, feste e concerti.

Villa Smeraldi e Museo della civiltà contadina, Bentivoglio

Il primo nucleo di questa residenza signorile di campagna, in passato denominata “casino” o palazzo, risale al secolo XVIII.
Dal 1922 al 1942 Rigoberto Smeraldi ne fece la sua residenza principale, per seguire personalmente l’azienda agricola e il suo allevamento di trottatori purosangue.

Il complesso di Villa Smeraldi comprende, oltre alla residenza padronale, altri edifici come la casa del fattore, la torre, la stalla, la casa dell’ortolano, la ghiacciaia, la colombaia, che già di per sé e per la loro ubicazione sono un esempio di come sia nata e si sia sviluppata, nel tempo, la civiltà contadina contemporanea.

Villa Smeraldi, casa del fattore e torre.
La colombaia

Il Parco fu realizzato seguendo la moda del tempo: un giardino romantico “all’inglese”, i cui canoni prevedevano una disposizione irregolare di alberi e arbusti, pendenze e dislivelli, vialetti e uno specchio d’acqua.

All’interno di questo vasto complesso, si trova la sede del Museo della civiltà contadina: oltre 2000 mq di esposizione e 4 ettari di parco offrono al visitatore una testimonianza unica sul lavoro e sulla vita nelle campagne tra Otto e Novecento.

Palazzo Rosso, Bentivoglio

Così denominato per il colore dei mattoni con cui fu costruito, è uno dei più noti e rari esempi del Liberty bolognese nell’area extraurbana.

Edificato alla fine dell’800 per volontà del marchese Carlo Alberto Pizzardi, si protende sul Canale Navile in prossimità di quello che era il sostegno (o chiusa) di Bentivoglio. Ad accogliere il visitatore all’ingresso del palazzo sono le splendide pitture murali che rappresentano un volo di anatre su un immenso campo di iris gialli.

Salita l’elegante scala si accede al piano nobile dove lungo corridoio conduce alla “Sala dello Zodiaco“, realizzata tra il 1896 e il 1897 da Augusto Sezanne. Considerata una delle migliori espressioni del Liberty bolognese, la sala presenta sul soffitto la raffigurazione dell’evoluzione terrestre e delle fasi lunari unite alla stilizzazione del Sole, rappresentato coi soli raggi di un intenso colore rosso.

Alle pareti sono invece rappresentati i segni zodiacali e il paesaggio palustre tipico della zona, con i suoi uccelli e l’acqua ricca di pesci e di vegetazione.

Oggi Palazzo Rosso è sede della Biblioteca Comunale, della Sala del Consiglio Comunale e luogo di attività culturali.

Castello di Bentivoglio

Costruito nella seconda metà del ‘400, nel periodo di massimo splendore della signoria di Giovanni II Bentivoglio, la Domus Jocunditatis (la Casa della Gioia) o Castello di Ponte Poledrano (così si chiamava la località), era la residenza di svago e di caccia, oltre che di pesca, della nobile famiglia bolognese dei Bentivoglio.

L’edificio a pianta quadrata, con due ariosi porticati, un vasto e luminoso cortile, accoglienti stanze con annessi servizi e stalle, conserva l’originale struttura rinascimentale anche dopo il restauro ad opera dell’architetto Alfonso Rubbiani avvenuto alla fine dell’800.

Una menzione a parte meritano la Sala dei Cinque Camini e la Sala del Pane, così definita per l’autentica perla dell’arte del Quattrocento che custodisce le “Storie del pane”, uno straordinario ciclo di dieci affreschi di scuola ferrarese che ripercorre le diverse fasi della panificazione, dalla semina al banchetto cortese.

Il castello ospita oggi i laboratori di ricerca dell’Istituto di Ricerca sul Cancro “Ramazzini” e viene utilizzato quale sede di svariati eventi culturali organizzati dall’Amministrazione Comunale, tra cui il “Festival di musica da camera”, in occasione del quale sono organizzate anche visite guidate su prenotazione.

Pieve di Santa Maria Annunziata e San Biagio, Sala Bolognese

Questa pieve è uno degli edifici di stile romanico-lombardo più interessanti di tutta la provincia di Bologna. La basilica risale al 1096 ed è stata riportata alle forme originarie con i restauri del 1920.
L’edificio presenta una bella facciata a capanna, caratterizzata da una bifora con capitello cubico, impreziosito da intagli di derivazione bizantina.


Sul retro, l’abside maggiore, ben conservata, è arricchita in alto da una galleria cieca che è l’unico esempio presente in un edificio romanico nel territorio di Bologna.

Sul lato destro della pieve si trova la torre campanaria del 1926, con una cappella dedicata ai caduti della I e II guerra mondiale.

L’interno della chiesa è a pianta basilicale, con tre navate divise da colonne dai capitelli di selenite. Da un’ampia scala centrale si accede al presbiterio, dove si trova l’altare maggiore.

Sulla mensa dell’altare è scolpita la testa di una divinità pagana con corna di ariete, forse raffigurazione del dio celtico Kernunnos. Questa ara pagana, diventata altare cristiano con l’esorcismo della croce scalpellata sulla pietra, documenta la fine del periodo pagano e il passaggio al cristianesimo dell’antica popolazione salese. Da notare nel parapetto dell’ambone il sigillo con l’aquila dell’impero degli Svevi.

La cripta sottostante al presbiterio, in gran parte ripristinata, è certamente la parte più suggestiva della basilica.

In prossimità della porta d’ingresso, si conserva un’antica vasca battesimale di marmo rosso di Verona.

Piazzetta Betlemme, San Giovanni in Persiceto

Passando per San Giovanni in Persiceto, potrete vedere la famosa piazzetta Betlemme o piazzetta “degli inganni”, con i dipinti trompe l’oeil dell’artista Gino Pellegrini.

La Partecipanza, San Matteo della Decima

Sulla strada per Cento, potrete fare una breve sosta all’area verde della Partecipanza 1 (Via Carradona 1, San Matteo della Decima).

Qui potrete osservare una lunga vasca di ninfee e un’altra di fiori di loto.

(Video dell’amica Patrizia Fiscella)

Castello della Giovannina, San Matteo della Decima

Nei pressi di San Matteo della Decima sorge il Castello della Giovannina. Il Castello possiede quattro splendide torri merlate che ricordano le caratteristiche costruzioni medioevali. Una quinta torre è un po’ discostata dalle altre, posta a guardia del complesso. L’attuale aspetto le viene dato dai restauri eseguiti alla fine dell’800, dall’architetto Giuseppe Ceri, il quale fece anche costruire l’oratorio adiacente.

Al suo interno il castello conserva ancora oggi bellissimi affreschi attribuiti al Guercino e ai suoi allievi. I temi degli affreschi sono prevalentemente quelli di celebri poemi, come l’Orlando Furioso, l’Eneide e La Secchia rapita. Questi affreschi, uniti al mobilio molto antico e alle opere di antiquariato contenute nella Rocca, creano un’atmosfera molto suggestiva. Di notevole pregio è la cappella, contenente un bellissimo tabernacolo. Il castello è completamente immerso nel verde, circondato da uno splendido parco secolare di circa tre ettari.
Il castello della Giovannina appartiene a un privato ed è dato in concessione a una società di catering per l’organizzazione di eventi, quali matrimoni e conferenze, ma è ben visibile dalla strada.

Cento (FE)

A breve distanza si sconfina nella provincia di Ferrara, dove merita una visita Cento, paese natale di Giovanni Francesco Barbieri, soprannominato il Guercino.

Potete iniziare la passeggiata dall’antica Rocca e percorrere via del Guercino. Sulla destra, prima della piazza, incontrerete il Teatro Giuseppe Borgatti, dedicato al tenore centese.

Proseguendo si giunge a piazza del Guercino, con il Palazzo del Governatore, fatto costruire dagli Estensi nel 1502 e la statua dedicata al grande artista.

Dopo la piazza, svoltate a destra per via Marcello Provenzali per raggiungere il ghetto ebraico.

Proseguendo invece per via del Guercino, incontrerete la Casa Pannini, un’antica residenza nobiliare.

Il Giardino del gigante è un parco artistico che si trova in via Respighi, un po’ fuori dal nucleo centrale.

Il Castello di Palata Pepoli

I Pepoli, importantissima signoria bolognese, sono stati tra i grandi bonificatori di questa frazione di Crevalcore, dal toponimo strettamente legato sia alla storia della bonifica, sia dei suoi signori: il conte Filippo Pepoli fece erigere attorno al 1540 il celebre castello, e nel 1570, in società con Emilio Zambeccari, prese in affitto questi terreni per bonificarli. L’austero edificio quadrangolare con torretta centrale è stato restaurato in seguito al sisma del 2012: il castello presenta un cortile porticato e un piccolo oratorio ben conservato.

L’edificio, di proprietà privata, non è solitamente accessibile al pubblico e si può osservare a distanza dalla cancellata.

Gli itinerari di Barbara


1 Il Consorzio Agrario dei Partecipanti o Partecipanza è una antichissima forma di proprietà terriera che affonda le sue radici nel XII secolo e, ancora oggi, coinvolge i Partecipanti, ovvero i discendenti delle originarie famiglie persicetane. L’origine dei beni che costituiscono l’attuale patrimonio del Consorzio è da attribuirsi a concessioni di vasti appezzamenti di terreno paludoso, boschivo e prativo fatte già dal secolo XII dall’Abate di Nonantola e dal Vescovo di Bologna all’antica comunità persicetana. Queste concessioni, dette enfiteutiche, prevedevano la clausola ad meliorandum, cioè l’impegno di bonificare e coltivare le terre pagando un canone di affitto, e di osservare l’incolato, cioè la residenza continua nel luogo, pena la perdita della concessione. Si trattava a quel tempo di uno dei mezzi più utilizzati per affrontare il vasto problema del dissodamento e della bonifica, poiché lo sforzo dei singoli sarebbe stato vano.

Oggi il Consorzio dei Partecipanti di San Giovanni in Persiceto è una Associazione Agraria, proprietaria di estesi appezzamenti di terreno e costituita tuttora dalla collettività dei Partecipanti, i quali, ogni nove anni, partecipano al riparto delle terre.


Link esterno:

Museo della Civiltà Contadina

Categorie:Itinerari a Bologna e Provincia, Itinerari in città e RegioneTag:, , , , , , , , ,

1 commento

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: