Itinerario da Pomposa alle Valli di Comacchio


L’Abbazia di Pomposa

L’origine dell’Abbazia di Pomposa risale ai secoli VI-VII, quando sorse un insediamento benedettino. Raggiunse la massima espansione culturale e spirituale nell’XI secolo, epoca in cui  fu realizzato l’atrio della chiesa (1026), decorato con fasce in cotto e transenne circolari, e il magnifico campanile (1063).

All’interno della basilica di Santa Maria si può ammirare un ciclo di affreschi (1351) e il bellissimo pavimento a mosaico con intarsi di marmi preziosi (VI e XII sec.).

Del complesso fanno parte anche il monastero e il Palazzo della Ragione (XI sec.), dove gli abati amministravano la giustizia sulle terre di loro giurisdizione. Il palazzo fu ricostruito, modificando anche la facciata, nel 1930-31.

Comacchio

Costruita per agevolare uno sviluppo economico che sfruttasse i vantaggi del fiume, Comacchio si presenta oggi come un fitto dedalo di canali, con piccoli ponti che collegano i diversi angoli della città e case a schiera dalle tinte pastello che caratterizzano i quartieri più interni.

Dal Ponte degli Sbirri si gode la vista più bella: da una parte l’Antico Ospedale degli Infermi (XVIII sec.), dall’altra l’ottocentesco Palazzo Bellini e il celebre Trepponti (1634), simbolo di Comacchio.

Testimonianza dell’attività marinara è l’Antica Pescheria, un bellissimo edificio del XVII secolo, oggi sede del mercato giornaliero del pescato. Altri edifici storici di rilievo sono la Loggia del Grano e la Torre dell’Orologio.

Le Valli di Comacchio

Le Valli di Comacchio costituiscono il più vasto complesso di zone umide salmastre d’Italia e l’area di maggiore attrattiva all’interno del Parco del Delta del Po, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. L’avifauna è la componente faunistica più spettacolare dell’oasi, con decine di specie che qui trovano rifugio: fenicotteri, aironi, cavalieri d’Italia, garzette, sterne, avocette…

Formatesi attorno al X secolo, a causa dell’abbassamento del suolo e dell’invasione delle acque marine, le valli divennero col tempo un bacino d’acqua salmastra in cui gli abitanti del luogo costruirono case e capanne rustiche, utilizzate per la pesca.

Un percorso storico-naturalistico, a bordo dell’unica imbarcazione autorizzata dal Parco del Delta (biglietto e partenza alla Stazione di Foce), consente di cogliere, tra natura e storia, gli aspetti unici della Valle.
Circondati da centinaia di uccelli acquatici, fra cui i fenicotteri, navigherete nell’antico paleo alveo del Po, accompagnati da un’esperta guida ambientale, alla scoperta dei luoghi di pesca e di un ambiente insolito e suggestivo.  L’escursione prevede, infatti, la sosta e la visita a vecchie Stazioni da Pesca o Casoni, dove potrete vedere le attrezzature legate alla vita dei vallanti (i pescatori delle Valli) e un impianto per la pesca tradizionale, il lavoriero, che attraverso una serie di bacini comunicanti consentiva di separare, durante la cattura, l’anguilla dagli altri tipi di pesce.
L’anguilla marinata è la protagonista indiscussa della cucina delle Valli ed è preparata secondo tradizione tramite arrostitura e marinatura con foglie di alloro.

Merita una visita anche la Salina di Comacchio.

Caratteristici, in tutta l’area, i capanni da pesca.

Estensione itinerario

Castello di Mesola

Realizzato alla fine del XVI secolo, su volere di Alfonso II d’Este, fu utilizzato dagli Estensi come dimora durante le battute di caccia nell’attiguo bosco di Mesola.

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Torre Abate

Realizzata nel XVI secolo questo esempio di architettura idraulica è caratterizzato da cinque conche sulle quali si sviluppa il manufatto a pianta rettangolare. In origine il deflusso delle acque era controllato da un sistema di porte vinciane, ma perse la funzione di chiavica in seguito al Taglio di porto Viro. Ebbe dunque funzione difensiva e di controllo. Oggi l’edificio è circondato da uno specchio d’acqua e da vegetazione palustre, con laghetti e rappresenta una piacevole meta per un’escursione tra la natura.

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Gli itinerari di Barbara


Link esterni:

Parco del Delta del Po

Valli di Comacchio

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1 commento

  1. Stupende foto e descrizione dell’itinerario chiara e sintetica. Complimenti!

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  2. Come sempre itinerario bellissimo!

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