Cineteca di Bologna


Anche il passato ha un futuro, se quel passato viene considerato come una cosa viva.
(Fondazione Cineteca di Bologna)DSC_0010Ingresso Cinema Lumière, biblioteca e DAMSLab

La Cineteca di Bologna si trova all’interno del polo culturale Manifattura delle Arti, un’area di circa 100.000 mq compresa fra via Riva Reno e via Don Minzoni (v. mappa).
Grazie all’importante opera di ristrutturazione e riqualificazione, frutto dello sforzo congiunto del Comune e dell’Ateneo bolognesi, l’area ospita rilevanti centri culturali: * il Museo d’Arte Moderna (MAMbo) * i laboratori DAMSLab, dove si svolgono in prevalenza le attività spettacolari, laboratoriali e seminariali per il Teatro, la Musica, la Danza e il Cinema promosse dal Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna (DMS) * il Dipartimento di Scienze della Comunicazione * la Film Commission Bologna * il Parco 11 settembre e il Parco del Cavaticcio, del quale abbiamo parlato nell’articolo Bologna, città delle acque.

L’area della Manifattura delle Arti:

Il nutrito portale della Cineteca di Bologna offre tutte le informazioni utili e necessarie alla conoscenza dell’universo-cinema, anche le più inattese! Ma per capire di che universo stiamo parlando bisogna visitarla e scoprire, anzi, ritrovare – come piace dire alla Cineteca e anche a noi – non solo la  storia del Cinema, ma anche un po’ la nostra.
Chi, infatti, non possiede almeno un ricordo legato alla visione di un film?
Chi non gli associa una personale emozione, un evento, un’epifania, un trauma, uno stimolo alla riflessione, o semplicemente un piacevole tempo di evasione?
E chi può affermare che nessuna proiezione sul grande schermo abbia cambiato un po’ la sua visione della vita? 

Il Cinema ritrovato della Cineteca di Bologna (qualche esempio):

Cinema Lumière e Biblioteca Renzo Renzi
(via Azzo Gardino, 65)

Cineteca di BolognaIngresso Cinema Lumière, biblioteca Renzo Renzi e DAMSLab

Una volta varcato l’ingresso, salutati da belle gigantografie di Federico Fellini e Marcello Mastroianni, troviamo a sinistra la Piazzetta Pier Paolo Pasolini e l’accesso in comune al Cinema Lumière, con le due sale di proiezione “Mastroianni/Officinema” e “Scorsese”, e alla Biblioteca Renzo Renzi, riccamente fornita di collezioni non filmiche e fotografiche. Per “non filmiche” s’intende tutto ciò che ruota intorno all’universo-cinema, perciò archivi di vario genere e materiale (v.  paragrafo successivo).
Entrambi gli spazi, ricavati nell’area dell’ex-macello, sono stati inaugurati nel 2003.
A destra della piazzetta troviamo invece la sede dei Laboratori DAMSLab che, in occasione di particolari eventi, mette a disposizione della Cineteca il proprio Auditorium.

Cinema Lumière e Biblioteca Renzo Renzi

Piazzetta Pier Paolo Pasolini e ingresso centrale (Cinema Lumière a sx, Biblioteca Renzo Renzi a dx)

Biblioteca Renzo Renzi

Qui tutto parla di cinema e anche di Bologna. La biblioteca è intitolata infatti al bolognese Renzo Renzi, critico cinematografico, scrittore, divulgatore e organizzatore culturale. Fu uno dei fondatori della Cineteca nel 1963 e, fra gli altri meriti, ebbe anche quello di riconoscere per primo il genio di un giovane Federico Fellini già ai tempi dello “Sceicco bianco”. Fra i due si instaurò una solida amicizia, come mostrano i toni affettuosi delle lettere, esposte in biblioteca, che il regista scrisse all’amico.
Sotto, a destra, una caricatura di Renzi disegnata da Fellini sopra un tovagliolo.

Un fine intellettuale che, restando nella sua città, legato alle istituzioni locali e all’ambiente culturale bolognese e regionale, ha offerto, nell’arco di oltre sessant’anni, un alto contributo al mondo della cultura non solo italiana (Cineteca di Bologna).

Molti e di vario genere gli archivi consultabili presso la biblioteca. Vediamone alcuni:

Questi gli ARCHIVI NON FILM usufruibili:
  • Archivio Fotografico – Sezione CINEMA: oltre 350.000 fotografie (immagini di scena e di lavorazione dei film, ritratti di attori e registi, documenti visivi). Sezione BOLOGNA: oltre 800.000 immagini realizzate tra il 1873 e il 2000.
  • Archivio della Grafica – Manifesti, locandine, guide, opuscoli pubblicitari, ecc.
  • Archivi Cartacei – Pubblicazioni provenienti da collezioni varie.
  • Archivio Videoludico – Collezione di videogiochi a partire dagli anni ’50. La biblioteca offre spazi e supporti adeguati per giocare, compreso uno dei primi Commodore! Elenco dei titoli disponibile online.
  • Collezioni sonore e voci dei protagonisti del cinema.
  • Alfabeto Fotografico – La storia di una città e i suoi scatti.
  • Archivio Chaplin – L’intera opera di Charlie Chaplin in formato digitale e cartaceo, in fase di completamento.
  • Progetto Keaton – L’intera opera di Buster Keaton, in fase di completamento.
  • Progetto Cristaldi – Uno dei più importanti imprenditori cinematografici italiani del dopoguerra.
  • Archivio Rissone – De Sica – Tutti gli archivi su Vittorio De Sica attore, cantante, sceneggiatore, regista (Tutti i De Sica).
  • Archivio Pasolini – Centro di documentazione internazionale sull’opera omnia del poeta-regista voluto da Laura Betti a cui, nel 2004, si aggiunge la personale raccolta della grande attrice bolognese (fotografie, testi e oggetti personali).
  • Italia Taglia – Tutte le informazioni utili sui film sottoposti alla censura in Italia a partire dal 1913.

“L’immagine ritrovata” e Sala Cervi
(via Riva di Reno, 72)

L’antica sede della ex Manifattura Tabacchi, ristrutturata e inaugurata nel 2000, ospita i Laboratori di restauro delle pellicole e la terza sala della Cineteca, dedicata al grande attore bolognese Gino Cervi (chi non lo conosce nei panni di Maigret, o del Peppone antagonista di Don Camillo, o del bolognese Cardinale Lambertini cerchi di recuperarlo!).

L’immagine ritrovata (il restauro dei film)

È una ben nobile missione quella di restaurare le immagini deteriorate di una vecchia pellicola per garantirle una lunga vita e tramandarla ai posteri. Oggi, fortunatamente, la conservazione nel tempo è garantita non solo dal restauro ‘classico’ della celluloide, grazie al lavoro scrupoloso e lodevole di uno staff altamente qualificato e riconosciuto a livello internazionale, ma anche dalla duplicazione dei filmati in forma digitalizzata, così da rendere il patrimonio cinematografico fruibile anche dalle generazioni future e rilanciare un dialogo qualitativo con gli occhi del presente.

I laboratori dell’Immagine ritrovata compiono ‘miracoli’ sia su pellicole italiane che straniere. Altri esempi di eccellenti risultati, oltre quello ottenuto per “Rocco e i suoi fratelli” di Luchino Visconti, si possono apprezzare sul canale YouTube della Cineteca.

Il Cinema ritrovato (il festival)

Grazie agli interventi di restauro effettuati dai laboratori della Cineteca, Bologna organizza un festival straordinario ogni anno, nel mese di giugno, animandosi di proiezioni in varie parti della città, fra sale cinematografiche e spazi all’aperto come l’incantevole Piazza Maggiore e la Piazzetta Pasolini.

Il Cinema ritrovato, Bologna, luglio 2019Piazza Maggiore vista dalla Basilica di S. Petronio (Cineteca / Facebook)

Piazzetta Pasolini, Il Cinema ritrovato

Piazzetta Pasolini – Il Cinema ritrovato

Un sentito ringraziamento alla Cineteca di Bologna, al suo costante e appassionato impegno nel custodire e restituire al mondo le sue immagini in movimento, le sue storie dimenticate e persino censurate.
Non possiamo che esprimerlo adottando il suo stesso linguaggio: con immagini ritrovate. 

Stefania Ferrini


Link esterni:

Fondazione Cineteca di Bologna (portale web)
Renzo Renzi (intervista del 1998 su YouTube)
L’Immagine ritrovata

Categorie:Alla scoperta di Bologna, Bologna, Cinema, Teatro e Danza, Personaggi e Cultura

1 commento

  1. Bello questo luogo. Chissà se sono interessati al disordinatissimo archivio di mia madre. Sono almeno 10 anni, da quando è morta, che mi chiedo cosa fare di tutto quel materiale, in buona parte in inglese. Lei ci teneva tanto, e ha anche tanti giornali, ritagli di giornale, “libri” messi insieme da lei..

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