Bologna centro storico – Itinerario a piedi n. 1


L’itinerario inizia da Via Indipendenza, nei pressi della stazione ferroviaria centrale, e procede in direzione del centro storico.

Osserverete i ruderi della Rocca di Porta Galliera (1330), una fortezza difensiva di epoca medievale.

Sullo sfondo, la monumentale Scalinata del Pincio, inaugurata nel 1896 da Re Umberto I di Savoia e dalla Regina Margherita. Alla base la fontana rappresenta una ninfa assalita da una piovra. Le due scale laterali, punteggiate da file di lampioni di ghisa, conducono in cima alla terrazza panoramica del Parco della Montagnola, l’antico parco cittadino dentro le mura creato a metà del XVII secolo. Nel 1805 Napoleone volle arricchirlo con viali alberati. Numerosi i platani monumentali tra cui anche il Platano di Napoleone.

All’ingresso del Parco della Montagnola in piazza VIII Agosto, invece,  c’è il monumento ai caduti dell’8 agosto 1848, conosciuto anche come il Popolano. È una statua bronzea, opera di Pasquale Rizzoli, datata 1903 che venne modellata in ricordo del giorno in cui il popolo bolognese cacciò gli Austriaci dalla città dopo un conflitto a fuoco.

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A metà di Via Indipendenza, a sinistra, si incontra il  Monumento a Giuseppe Garibaldi, eretto in memoria dopo la sua morte avvenuta nel 1882.

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Una piccola deviazione a destra, lungo Via Falegnami, conduce in Via Galliera dove si allinea una sequenza di antichi palazzi signorili meritevoli di attenzione come, ad esempio, quelli corrispondenti ai numeri civici 14, 13-15 e 21).

Al termine di via Galliera, sulla destra inizia via Parigi. Al n. 2, nel sottoportico di Casa Benelli, è incassata nel muro un’antica cassetta della posta. Il primo gennaio del 1768, infatti, un questo palazzo aprì il primo ufficio postale di Bologna.

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Si ritorna in Via Indipendenza percorrendo Via Manzoni, dove ha sede il Palazzo Fava, noto anche come Palazzo delle esposizioni dopo un restauro completato nel 2005. Al suo interno si possono ammirare affreschi di Annibale, Agostino e Ludovico Carracci, i più grandi pittori bolognesi del 1500. Il palazzo ospita regolarmente pregevoli mostre di livello nazionale e internazionale. Accanto, vi è la sede del Museo Civico Medievale. Nella corte s’innalza la torre Conoscenti del XIII secolo.

Torre Conoscenti, via Manzoni 4

Torniamo sulla via dell’indipendenza per visitare la Cattedrale Metropolitana di San Pietro (iniziata nel 1605). All’interno, tra le varie opere, l’Annunciazione di Ludovico Carracci (1618), nel lunettone dell’altare maggiore, un bellissimo crocifisso ligneo del XII secolo, e il Compianto sul Cristo morto, opera in terracotta di Alfonso Lombardi (1522-1527). Il campanile, alto 70 metri, è visitabile il sabato pomeriggio e, nel periodo estivo, anche di sera.

La bella casa del Canton de’ Fiori, in angolo tra Via Indipendenza e Via Rizzoli, incorpora la duecentesca Torre Scappi (39 metri). Sotto il portico, osservando le volte, le iscrizioni Panis vita, Canabis protectio, Vinum laetitia onorano le fonti di ricchezza su cui si basava l’economia locale dell’epoca: il grano, la canapa e la vite. La presenza delle tre iscrizioni è considerata una dei ‘7 segreti di Bologna’ ma, più che di segreto, si tratta di una curiosità di origine storica.

Giunti in via Rizzoli, deviate a sinistra e imboccate via Altabella dove svetta la Torre Azzoguidi (61 metri).

Torre Altabella, via Altabella 15 ^

Da via Altabella raggiungete via Sant’Alò, dove si trova la Torre Prendiparte o Torre Coronata (60 metri).  Fu costruita nel 1154 dalla famiglia guelfa Prendiparte, una tra le più nobili dell’epoca. In seguito, appartenne anche alla Curia che la adattò a carcere dell’Arcivescovado. Oggi è un Bed & Breakfast di alta qualità, ideale per soggiorni di grande fascino e suggestione. Talvolta, in estate, il proprietario concede una visita guidata fino alla cima della torre, dalla cui terrazza si gode un panorama mozzafiato.

Proseguendo per via Albiroli, arriverete in via Marsala dove ha sede Palazzo Grassi (XIII sec.). L’edificio rappresenta un eccellente esempio di costruzione medievale bolognese. Oggi è sede del Circolo Ufficiali. Il portico è sostenuto da travi lignee dalla caratteristica forma ‘a stampella’. Di fronte, anche le Case Boncompagni si reggono su un porticato ligneo.

L’itinerario si conclude con la Finestrella di Via Piella, il famoso affaccio sul canale delle Moline chiamato anche La piccola Venezia. Tra i leggendari ‘7 segreti di Bologna’, l’affaccio è il più apprezzato dai visitatori.

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Gli itinerari di Barbara


Link interni:

Bologna centro storico – Itinerario attorno a Piazza Maggiore

Il Quadrilatero

Bologna, la “turrita”

Bologna, “città delle acque”

Link esterni:

La Torre Prendiparte

Palazzo Fava

Categorie:Itinerari a Bologna e Provincia, Itinerari in città e RegioneTag:, , , , , , , , , ,

2 comments

  1. Non credo che i proprietari del palazzo di Canton dè Fiori possano aver dimenticato di segnalare che le fonti di ricchezza di Bologna sono state, per secoli, la produzione della seta e l’Università.
    Forse quelle tre erano la fonte di ricchezza della loro famiglia…

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    • La produzione della seta è stata fonte di ricchezza fino alla fine del 1600. La Casa Stagni (Canton de’ Fiori) è stata restaurata alla fine del 1800 e presumibilmente quelle iscrizioni risalgono a quell’epoca, quando la canapa era ancora una grande fonte di ricchezza.

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