Può essere l’estensione dell’Itinerario n. 1 – Appennino Tosco-Romagnolo.
Terra del Sole
Terra del Sole (Eliopoli) nacque, nel 1564, come città-fortezza per volontà di Cosimo I de’ Medici, primo granduca di Toscana, secondo il nuovo modello urbanistico rinascimentale della “città ideale” fortificata.
Cinta da mura alte 13 metri, che si sviluppano su pianta rettangolare per più di 2 chilometri, è sormontata da due castelli, quello del Capitano delle Artiglierie, a difesa del borgo fiorentino, e quello del Governatore, a difesa del borgo romano.


Nella centrale Piazza d’Armi, si affacciano i due edifici cittadini di maggiore rilevanza: la Chiesa di Santa Reparata e, di fronte, il Palazzo Pretorio.

La prima domenica di settembre si svolge il Palio di Santa Reparata, con oltre 300 figuranti nei costumi del ‘500. Il paese si trasforma: palazzi e castelli imbandierati, la piazza popolata di mercanti e musici; si assiste a cambi di guardia, cortei, sbandieratori, al tiro alla balestra e al tiro alla fune.
Il borgo è Bandiera Arancione (marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano).
Eremo di Montepaolo a Dovadola
L’Eremo di Montepaolo è il più importante santuario Antoniano in Emilia-Romagna. Sant’Antonio di Padova qui ebbe, infatti, la sua prima residenza italiana tra il 1221 e il 1222.
L’eremo è situato in posizione isolata, a 7 km dall’abitato, in cima al colle omonimo e immerso nella natura.
Di Sant’Antonio, il santuario conserva una reliquia e la Grotta, dove il Santo si ritirava in preghiera, che è raggiungibile a piedi attraverso il “Sentiero della speranza”.
Il Santuario fu interamente affrescato e ricostruito in stile neogotico, nei primi decenni del ‘900. Nell’anno 2000 è stato realizzato, nelle vicinanze, un percorso decorato con mosaici che ricorda le fasi cruciali della vita del Santo.

Rocca San Casciano
Piazza Garibaldi è il cuore dell’antico borgo. Circondata da bassi e caratteristici portici, le cui colonne sono di pietra forgiata a scalpello, nel corso dei secoli è stata luogo di mercati e di fiere. Qui, tra ‘700 e ‘800, si svolgeva il mercato della seta, a cui affluivano i produttori dalla Toscana e dalla Romagna. Sulla piazza si affacciano palazzi cinque-seicenteschi, appartenuti alle nobili famiglie rocchigiane, e la Torre Civica o dell’Orologio risalente alla fine del 1600.
Il castello, chiamato “Castellaccio”, si erge in posizione dominante rispetto all’abitato. Gli attuali ruderi sono quanto resta dell’antica rocca munita, dopo i crolli provocati dal terremoto del 1661.


Le magnifiche cascate di Premilcuore
Premilcuore è la “porta” del Parco nazionale delle Foreste casentinesi e anch’esso ha meritato il marchio di Bandiera Arancione.
Una bella passeggiata di 1,6 km (sola andata) lungo il fiume Rabbi vi condurrà alla Lastricata, alla Cascata della Sega e alla magnifica Grotta Urlante. Il sentiero che scende al fiume inizia nei pressi dell’Ufficio Postale.

Cascata della Sega

Cascata della Grotta Urlante
Siamo già all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Il Ponte Nuovo, nei pressi della Grotta Urlante, è stato ricostruito nel XVII secolo, dopo il crollo dell’antico ponte romano.


Ponte del Gorgolaio
Si trova a circa 5 km da Premilcuore. Dopo 450 m. dal bivio per Fiumicello, sulla destra vedrete una fontana. Di fronte, un sentiero scende al fiume e conduce al ponte ottocentesco.

Mulino Mengozzi
Si tratta di un antico mulino restaurato e riattivato nel 1993, a ritrecine tradizionale (ruota orizzontale in legno a cucchiai), dotato di due macine, una utilizzata per la farina di castagne e una per la farina di grano duro.

Per la visita, consiglio di telefonare preventivamente a Luca Mengozzi: 329 8011943.
Gli itinerari di Barbara
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