La Valle del Samoggia
Valsamoggia è un comune sparso, istituito nel 2014 dalla fusione dei comuni di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno.
Il suo territorio è perlopiù collinoso, caratterizzato da calanchi, vigneti, aziende agricole e borghi antichi.
La Rocca dei Bentivoglio a Valsamoggia
Le origini della Rocca risalgono a data incerta, ma sicuramente anteriore al Mille, e comprendeva un edificio con torre inglobata, le mura e due casseri; uno dei due casseri fu abbattuto e al suo posto, nel 1317, fu costruita l’attuale Torre dell’orologio.
Nel 1473 il palazzo e il terreno circostante furono donati a Giovanni II Bentivoglio, signore di Bologna. I Bentivoglio ampliarono la struttura aggiungendo tre ali a creare un cortile interno e trasformandola in “delizia” signorile destinata alle vacanze in campagna.
Di notevole interesse sono gli affreschi interni.
Sono presenti, inoltre, sale per le attività didattiche, la mediateca intercomunale e ambienti destinati a convegni ed eventi culturali.
Tra la Rocca dei Bentivoglio e la torre dell’orologio, all’interno della cerchia delle mura, sorge la chiesa di Santo Stefano.
L’Abbazia di Monteveglio, il borgo e il Parco Regionale
La chiesa attuale fu eretta fra l’XI e il XII secolo, ma riporta alcune parti ben antecedenti, date le origini antichissime: la cripta e le absidi. La cripta è la parte più interessante del complesso di Monteveglio, oltre a quella più antica. L’altare è ricavato da una lastra romana, mentre la fonte battesimale è tra i pochi manufatti longobardi ancora oggi esistenti.
Quanto all’abbazia vera e propria, si tratta di un complesso destinato a uso monastico, fondato da Matilde di Canossa nell’XI secolo.
L’abbazia è ancora oggi luogo di preghiera, in quanto ospita una comunità di frati francescani.
Lo splendido chiostro quattrocentesco, arricchito da due pozzi in pietra, è visitabile solo la domenica pomeriggio.
L’abbazia di Monteveglio si trova all’interno di un borgo medievale adagiato sul fianco di un calanco gessoso. Vi si accede attraverso un arco di pietra a fianco di una torre merlata e si sviluppa lungo una tortuosa via acciottolata, che termina proprio davanti alla pieve e all’abbazia.
Il borgo è attorniato dal Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio. Lunghi sentieri si snodano tra calanchi, boschi e piccole valli.

Il Borgo di Castello di Serravalle
Il borgo fortificato di Castello di Serravalle ha origini antiche e ancora oggi mantiene intatto tutto il suo fascino medievale.
Fino al 1109 fu feudo di Matilde di Canossa, poi aspramente conteso tra la ghibellina Modena e la guelfa Bologna. La disputa culminò nella battaglia di Zappolino, che vide i Bolognesi sconfitti con oltre tremila morti e altrettanti prigionieri.
Dell’antica fortificazione, che dà il nome al paese, si possono ancora ammirare l’ingresso medievale e la torre del 1523, mentre il palazzo signorile, interamente costruito in cotto a ridosso della torre, è del settecento. Il castello, adattato a dimora gentilizia intorno al ‘500, fu di proprietà della nobile famiglia dei Boccadiferro fino alla fine dell’800.
Nel cuore del borgo, il duecentesco palazzo comunale fu sede della magistratura del Capitano della Montagna occidentale. Oggi si compone di una torre campanaria cinquecentesca e di una bella loggia da cui si accede all’Ecomuseo della Collina e del Vino.
Savigno: La Fiera del tartufo
Riconosciuta a livello nazionale come “città del tartufo“. Qui si trova in abbondanza il Bianco pregiato, la cui qualità e tipicità ha valso al comune anche il prestigioso riconoscimento di “città italiana dei sapori”.
Ogni anno, nelle prime tre domeniche di novembre, si svolge la rinomata Fiera del Tartufo. Per i golosi e i buongustai, un appuntamento da non perdere!

(dal web)

Gli itinerari di Barbara
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